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Il Parco Archeologico di Ercolano racchiude gli scavi che hanno restituito i resti dell’antica città di Herculaneum, che rimase sepolta sotto i materiali piroclastici dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. (la stessa che seppellì anche la più famosa città di Pompei).

L’intera città venne ricoperta da uno strato di materiale alto da 10 a 25 metri, che solidificandosi col passare del tempo ha protetto i resti di persone, edifici e oggetti vari. In seguito a quel drammatico evento non fu effettuata alcuna ricostruzione della città, così come per Pompei.

La memoria dello splendore di queste città rimase solo negli scritti storici dell’epoca imperiale per oltre 17 secoli.

La storia del ritrovamento di Ercolano è ricca di curiosità: nel 1709, un contadino, durante alcuni lavori di scavo di un pozzo per irrigazione, scoprì alcuni pezzi di marmo pregiato. Un artigiano al servizio di un ricco principe, passando in quella zona, li notò e si offrì di comprarli per realizzare alcune cappelle in diverse chiese di Napoli. Il principe, venuto a conoscenza del fatto, richiese di svolgere ulteriori perlustrazioni. Nel 1711, durante questi scavi, vennero scoperti ulteriori reperti e materiali pregiati, tra cui colonne, statue e vasi. Gli scavi vennero però bruscamente interrotti, a causa di temuti crolli delle strutture sovrastanti.

Quasi 40 anni dopo, nel 1738, durante la costruzione della Reggia di Portici, un funzionario del re, incaricato della realizzazione di una mappa della zona, venne a conoscenza dei reperti ritrovati anni prima. Col permesso del re Carlo III di Borbone venne avviata una nuova campagna, durante la quale vennero recuperati altri numerosi reperti.

Sin dal 1760 si paventò l’ipotesi di condurre delle campagne di scavo a cielo aperto, attesa la scomodità e la pericolosità dei pozzi e dei cunicoli. Negli anni successivi però la maggior parte delle attenzioni e delle risorse vennero impiegate sugli scavi di Pompei, dove con lavori estremamente più semplici, venivano scoperti un numero molto maggiore di strutture e altri reperti archeologici. In effetti, il più importante lavoro di rimozione della coltre di materiale che ricopriva l’intera città di Ercolano è avvenuto solo a partire dal 1927 fino al 1942. In quindici anni di lavori vennero prelevati oltre 250.000 metri cubi di tufo, permettendo di riportare alla luce circa 4 ettari dell’antica città. Si tratta della zona visibile ancora oggi.

Dal dopoguerra ad oggi si è provveduto in particolare alla conservazione e al restauro di quanto ritrovato, oltre ad alcune brevi indagini, che hanno rilevato alcuni particolari sconosciuti della vita in città e delle drammatiche ultime ore della popolazione che cercò di mettersi in salvo via mare. Tra il 2002 e il 2006 sono stati raggiunti nuovi ambienti dell’importante Villa dei Papiri, una struttura al cui interno sono stati reperiti oltre 1.800 papiri. Questa biblioteca è in effetti l’unica pervenutaci per intero dall’antichità.

Si stima che una porzione considerevole dell’antica città sia ancora sepolta sotto la città moderna.

Dal 1997 il sito di Ercolano fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.



Dove
Corso Resina
80056 Ercolano (NA)


Orari
1 aprile – 31 ottobre: tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00)
Giorno di chiusura: 1 Maggio
1 novembre – 31 marzo: tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 17.00 (ultimo ingresso ore 15.30)
Giorni di chiusura: 25 Dicembre e 1 Gennaio


Biglietti
Ercolano singolo (validità 1 giorno)
Intero € 11,00
Ridotto € 5,50

5 siti (Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia, Boscoreale) – validità 3 giorni consecutivi
Intero: € 22,00
Ridotto: € 12,00

Biglietto gratuito: under 18

La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito per tutti

Per l’elenco completo delle riduzioni vi consigliamo di visitare la pagina Agevolazioni Mibact


Come arrivare: treno
L’ingresso degli scavi in Corso Resina dista 600 metri dalla stazione Ercolano-Scavi servita da EAV/Circumvesuviana, con collegamenti per Napoli Piazza Garibaldi (18 minuti, circa 3 treni all’ora), Sorrento (50 minuti, circa 2 treni all’ora).


Come arrivare: auto
Per chi arriva in auto si consiglia l’uscita di Ercolano Scavi sulla A3 Napoli – Salerno.

Nei pressi degli scavi è disponibile un parcheggio pubblico a pagamento per auto e pullman.


Link
http://www.pompeiisites.org/Sezione.jsp?titolo=Ercolano&idSezione=13

Telefono
081 8575111