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Le Catacombe di San Gennaro sono antiche aree cimiteriali sotterranee risalenti al II-III secolo e rappresentano il più importante monumento del Cristianesimo a Napoli.

In origine le catacombe si svilupparono intorno alla tomba di una ricca famiglia romana (ancora oggi ignota). Alla fine del III secolo, nel vestibolo del piano inferiore, venne sepolto Sant’Agrippino (il sesto vescovo di Napoli). Da questo momento la zona diviene un luogo di culto.

Successivamente, nel V secolo, in seguito alla costruzione di una basilica cimiteriale sulla tomba di Agrippino, vennero traslate qui anche le spoglie di San Gennaro (le quali dopo il martirio si trovavano nell’Agro Marciano, una zona identificabile con l’attuale quartiere di Fuorigrotta).

Da quel momento l’importanza della catacomba come luogo di culto aumenta in modo esponenziale: la grande devozione al martire fa sì che negli anni le tombe si moltiplicarono, così come vennero aperti nuovi cubicoli.

Fu nell’anno 831 che le spoglie di San Gennaro vennero trafugate ad opera del principe longobardo Sicone I, il quale ne approfittò per portarli nella sua città, Benevento, sede episcopale.

A seguito del trafugamento delle reliquie di San Gennaro per le catacombe cominciò un periodo di abbandono e di decadenza.
Solo nel XVIII secolo tornò l’interesse degli studiosi e le catacombe divennero una tappa obbligata dei visitatori del Grand Tour.

Durante la seconda guerra mondiale le catacombe furono adattate ed utilizzate dalla popolazione napoletana come rifugio antiaereo, subendo ulteriori danni.

Solo nel 1969 il cardinale arcivescovo di Napoli Corrado Ursi, dopo aver fatto risistemare le catacombe, inaugurava il nuovo accesso (quello attuale), ed avviava una nuova campagna di scavi, durante la quale venne scoperta sia la Cripta dei Vescovi che la Tomba di San Gennaro.

L’ingresso alle catacombe è collocato attualmente nei pressi della chiesa dell’Incoronata a Capodimonte ed è dotato di una scala che conduce direttamente al livello del secondo piano.

Qui è visibile il più antico ritratto conosciuto di san Gennaro, risalente al V secolo, che raffigura il martire tra una bambina ed una donna e con il capo sormontato dalla scritta Sancto Martyri Januario.

Nella cosiddetta Cripta dei Vescovi, vi sono dei mosaici del V secolo con ritratti di vescovi.

L’ambiente forse più interessante di tutto il complesso catacombale è il vestibolo della catacomba inferiore, ottenuto dall’ampliamento dell’originario ipogeo gentilizio e di cui restano quattro interi sarcofagi scavati nel tufo; il soffitto è decorato con pitture che richiamano lo stile pompeiano del II-III secolo.



Dove
Via Capodimonte, 13
80136 Napoli


Ingresso adiacente alla Basilica del Buon Consiglio

Orari
Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00
(ultimo ingresso ore 17:00)
domenica dalle 10:00 alle 14:00
(ultimo ingresso ore 14:00)


Biglietti
Intero € 9,00
Under 18 € 5,00
Studenti/Over 65/Forze dell’Ordine € 6,00
Under 6 Gratis
Diversamente abili Gratis Accompagnatore € 6,00


Come arrivare: autobus
L’accessibilità in autobus è molto buona.
La fermata Capodimonte-Basilica Incoronata-Catacombe San Gennaro è situata di fronte all’ingresso.
È possibile utilizzare le linee bus ANM 168, 178, C63, R4 dalla fermata Museo Nazionale (interscambio con Metropolitana linee 1 e 2).


Come arrivare: auto
L’ingresso delle Catacombe di San Gennaro è situato a soli 200 metri dall’uscita n. 5 Capodimonte della A56 Tangenziale di Napoli.

Davanti all’ingresso è disponibile un parcheggio gratuito riservato ai visitatori.


Link
http://www.catacombedinapoli.it/it/luoghi/catacombe-di-san-gennaro-napoli

Telefono
081 7443714